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James Arnott.

James Arnott (1797-1883) medico inglese di Brighton, che tra il 1845 e il 1851, è stato la prima persona a utilizzare il freddo estremo a livello locale per la distruzione dei tessuti.

Ha descritto l’uso di soluzioni saline ghiacciate (circa -20°C) per congelare tumori avanzati in siti accessibili, con conseguente riduzione del volume del tumore e miglioramento delle emorragie e del dolore locale.
I tumori trattati da Arnott, utilizzando la tecnica di congelamento, includevano il cancro della mammella, il cancro uterino ed alcuni tumori della pelle.
Anche se l’obiettivo principale era palliativo, egli ha riconosciuto il potenziale del freddo per la cura del cancro. Ha sostenuto il trattamento con basse temperature per l’acne, nevralgie, mal di testa, raggiungendo una temperatura di -24°C.  Ha riconosciuto, inoltre, l’effetto analgesico "benumbing" del freddo, raccomandando l’uso delle basse temperature per anestetizzare la pelle prima dell’intervento.
Il suo contributo allo sviluppo della criochirurgia fu cruciale. Ha osservato contrazione dei tumori e la diminuzione significativa del dolore.   Ha, inoltre, progettato un apparecchio per l’applicazione del freddo negli interventi chirurgici, strumento che è stato presentato alla Grande Esposizione di Londra nel 1851.  
Gli elementi della strumentazione progettata da Arnott consistevano in un cuscino impermeabile applicato, due lunghi tubi flessibili per trasportare acqua da e per l’interessato, un serbatoio per il ghiaccio / acqua, e un pozzetto. Tuttavia, il dispositivo è complicato da utilizzare, aveva poca capacità di congelamento, e possedeva limitata applicabilità.    Il grande chirurgo inglese ha vinto un premio per il suo sforzo [Bird e Arnott)
Lo ricordiamo come tra i primi uomini al mondo, se non il primo in assoluto, ad utilizzare il freddo con le tecniche che diventeranno patrimonio e base della criochirurgia attuale.

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